Normale routine di un dicembre caldo, non piovoso, quasi primaverile, scandito da un’attività chirurgica frenetica. La Stanza P, una doppia piacevolmente illuminata, quel giorno era occupata da un giovane ragazzo e da un vispo anziano; erano lontani in tutto, dall’età alla città di origine. Nell’intervallo tra due sedute operatorie, entro nella Stanza P accompagnato da un infermiere per medicare tra i due il paziente operato il giorno prima. Nella stanza riecheggiava Lucio Battisti, le cui…
Lascia un commento