Pulisco le scarpette già sporche di fango, accompagnato dalle risate di Giuseppe che, saggiamente, aveva deciso di non indossarle ancora, e con un’arrampicata agile e veloce, proteggendomi ottimamente con un friend e un paio di cordini su spuntoni, piantando un universale poco prima di arrivare alla fine del pilastro, faccio sosta sull’albero di ulivo e recupero.
Lascia un commentoCategoria: Montagna
Spesso ripenso a tutte le giornate passate sulla roccia, alle avventure trascorse ed ai panorami conquistati. Nel mare di queste memorie, avvolto nel sole e nel caldo delle campagne siciliane, tra il ramo destro del fiume Belice ed il tramonto, non lontano dai ricordi della mia infanzia sta Monte Maranfusa. Lì, in un pomeriggio di ottobre, contro il tempo segnato dalle giornate via via più corte, scalando per la prima volta io e Giuseppe la…
Lascia un commentoFine febbraio 2019: le condizioni meteo e la viabilità locale avevano ritardato di dodici ore il nostro arrivo sull’Etna, già previsto per la sera precedente. Così, una sveglia all’alba ed una Ford Fiesta carica di attrezzatura avevano portato me e Manfredi dritti al Rifugio Citelli, dove ci attendeva Daniele il gestore. Il tempo non era dei migliori: nevicava, da nord-est soffiava un vento forte che portava con se accumuli di neve pallottolare e lo spiraglio…
Lascia un commentoMongerbino, placido promontorio sul mare di Aspra, storico paradiso balneare della aristocrazia palermitana e uno dei primi luoghi dove, come su fertile terreno, crebbe vigoroso l’alpinismo siciliano, tra qui ed i monti di Calamigna. Un alpinismo però che profuma di mare, terra bruciata dal sole e fichi d’india maturi: l’alpinismo “di noi altri”. Proprio secondo questo alpinismo “nostrano” e paradossale, che unisce in sé la verticalità all’orizzonte blu del Tirreno, sul calcare compatto di Capo Zafferano…
Lascia un commentoSapere rinunciare Un viaggio, per quanto bello esso sia, acquista colori più caldi e vividi quando può essere rivissuto nei ricordi di chi lo racconta. Non finisce al raggiungimento della meta né al ritorno a casa, ma continua ad essere vissuto quando lo si racconta nelle serate tra amici e si arricchisce così di emozioni sempre nuove. Affinché tutto questo si realizzi è necessario partire, ma soprattutto è essenziale tornare per poterlo raccontare! Una giornata…
Lascia un commentoPredisporre, preparare ed organizzare il materiale Non procrastinate la preparazione della vostra attrezzatura: solitamente in questo ambito i last minute sono disagevoli. Tenete con voi un blocco o un taccuino (ma anche lo smartphone va benissimo) nei giorni precedenti la vostra partenza1. Vi capiterà durante la giornata di immaginare la vostra avventura: annotate via via ciò che la vostra mente vi suggerisce. Questo eviterà le dimenticanze di una lista preparata di getto e vi permetterà…
Lascia un commentoCosi scritto sembra un controsenso, ma difficilmente accadrà qualcosa di straordinario in attesa che succeda, stando seduti davanti lo schermo: l’avventura non bussa alla porta del salotto. Quindi diamoci da fare. Tempo fa, nell’ambito di un corso che organizzammo con Alto Mountain Club1, mi trovai a dover tradurre in poche diapositive, esaustive e quanto meno possibile noiose, ciò che avevo sperimentato sulla mia pelle in anni di frequentazione della montagna a suon di piacevoli conquiste…
Lascia un commento… e la voglia di avventura: dopotutto è questo il motivo per cui indosso il mio camice.
Ogni tanto capita di dimenticare chi siamo, travolti dal mare impetuoso degli impegni, delle responsabilità, degli sguardi fugaci in corsia. La grafia pasticciata, a tratti nervosa, tradisce un flusso di pensieri che, dalla pagina del diario clinico, ha già passato in rassegna i pazienti a noi affidati, pianificando la loro cura con dovizia ed un pizzico di preoccupazione.
Presto la preoccupazione diventa attenzione di una mente allerta, in attesa di scoprire quale sarà il prossimo caso da affrontare e, così, la prossima persona da aiutare. Dietro ad un cellulare che squilla, un campanello che suona in corsia, il telefono di guardia minaccioso e solitario sul tavolo o la chiamata dell’infermiere, prezioso compagno di viaggio, si celano innumerevoli scenari diversi: incognite che dovranno essere fronteggiate con un arsenale limitato di armi, il bagaglio della nostra esperienza, un pizzico di paura, ardimento quanto basta ma soprattutto vivace curiosità.
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