L’idea di sottoporsi ad un intervento di chirurgia cerebrale da svegli (awake surgery) potrebbe terrorizzare molti pazienti. Questa però si fonda su due fondamentali premesse: il cervello è un organo che non sente il dolore e le sue funzioni nervose richiedono un organismo pienamente in grado di attuarle per permetterne la loro valutazione.
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Normale routine di un dicembre caldo, non piovoso, quasi primaverile, scandito da un’attività chirurgica frenetica. La Stanza P, una doppia piacevolmente illuminata, quel giorno era occupata da un giovane ragazzo e da un vispo anziano; erano lontani in tutto, dall’età alla città di origine. Nell’intervallo tra due sedute operatorie, entro nella Stanza P accompagnato da un infermiere per medicare tra i due il paziente operato il giorno prima. Nella stanza riecheggiava Lucio Battisti, le cui…
Lascia un commentoDurante una recente visita un paziente mi ha posto alcune domande interessanti. Colgo l’occasione per fare alcune precisazioni in merito ad ipertensione e diabete e alle loro correlazioni con l’esercizio fisico. Il diabete mellito (DM), nelle sue diverse presentazioni, è una delle principali cause di mortalità nel mondo. Esso grava sulla salute pubblica per le condizioni patologiche associate e per i costi sanitari derivanti1. Un recente studio condotto su una popolazione di oltre 4 milioni di…
Lascia un commento… e la voglia di avventura: dopotutto è questo il motivo per cui indosso il mio camice.
Ogni tanto capita di dimenticare chi siamo, travolti dal mare impetuoso degli impegni, delle responsabilità, degli sguardi fugaci in corsia. La grafia pasticciata, a tratti nervosa, tradisce un flusso di pensieri che, dalla pagina del diario clinico, ha già passato in rassegna i pazienti a noi affidati, pianificando la loro cura con dovizia ed un pizzico di preoccupazione.
Presto la preoccupazione diventa attenzione di una mente allerta, in attesa di scoprire quale sarà il prossimo caso da affrontare e, così, la prossima persona da aiutare. Dietro ad un cellulare che squilla, un campanello che suona in corsia, il telefono di guardia minaccioso e solitario sul tavolo o la chiamata dell’infermiere, prezioso compagno di viaggio, si celano innumerevoli scenari diversi: incognite che dovranno essere fronteggiate con un arsenale limitato di armi, il bagaglio della nostra esperienza, un pizzico di paura, ardimento quanto basta ma soprattutto vivace curiosità.
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