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“Via del Saraceno”, memorie dall’apertura (Monte Maranfusa, parete Est) – Parte 1/2

Spesso ripenso a tutte le giornate passate sulla roccia, alle avventure trascorse ed ai panorami conquistati. Nel mare di queste memorie, avvolto nel sole e nel caldo delle campagne siciliane, tra il ramo destro del fiume Belice ed il tramonto, non lontano dai ricordi della mia infanzia sta Monte Maranfusa. Lì, in un pomeriggio di ottobre, contro il tempo segnato dalle giornate via via più corte, scalando per la prima volta io e Giuseppe la parete Est di quel monte, nasceva la “Via del Saraceno”.

Di tramonti e stagioni ne sono passati. Diverse volte sono tornato per quelle campagne, sui campi e sui tratturi alle pendici di quel monte e sui sentieri alla sua sommità. Mi sono sorpreso spesso a scrutare quella parete anche dall’auto, tra le curve della provinciale tornando frettolosamente a casa, alla ricerca di alcuni elementi precisi sulla parete e della complicità che lega un alpinista alla sua montagna. C’è una storia che io e lei conosciamo e possiamo raccontare: solo oggi mi accorgo che dal giorno di quella storia sono ormai passati quasi dieci anni.

Eppure le emozioni di quell’avventura sono vivide come se fosse accaduta ieri ed il suo ricordo è custodito avidamente nella memoria di quella stessa roccia che ne è stata teatro e scenario.

Ho spulciato così i miei appunti, ho ricercato i vecchi disegni e le foto di quel progetto che è diventato poi un tentativo esitato in una nuova via di arrampicata (forse ancora l’unica esistente) sulla parete Est di Monte Maranfusa. E a distanza di quasi dieci anni ho deciso di riportare il testo integrale della prima relazione di salita, per rinnovarne la memoria e strapparla alla freccia scolpita alla base di questa via non ancora ripetuta.

 

Relazione originale dell’apertura “Via del Saraceno” (Monte Maranfusa, E) (24/10/2010): prima parte

Apertura: Roberto Giammalva, assicurato da Giuseppe Gerbino il 22/10/2010.
Sviluppo: 100m

Disegno (Monte Maranfusa – parete Est)

Difficoltà: IV
Utilizzati 3 chiodi, tutti recuperati. Utili dadi e fettucce per gli spuntoni.
Freccia scolpita alla base.

Una divertente salita in stile trad, qualcuno direbbe ancora “su terreno d’avventura”, che arriva in vetta, proprio al castello di Calatrasi, aggirando la folta vegetazione presente sulla parete. E alla fine di avventura si può ben parlare: armati di chiodi e dadi abbiamo iniziato ad arrampicare non conoscendo ancora la roccia che avremmo trovato ed adattando il movimento alla vegetazione che ci ostacolava, avendo in testa solo forme e linee in perfetta armonia.

 

RELAZIONE DELLA SALITA

Arrivati in breve da Palermo a Roccamena e quindi ai piedi di Monte Maranfusa per il sentiero che conduce al sito archeologico sommitale, dopo aver lasciato l’auto poco distante nel silenzio della campagna, abbiamo attaccato alle 15.50.

Il tempo è stato clemente, faceva bello già da due giorni ma un vento pungente ci ha accompagnati all’attacco della via, posto in una sorta di anfiteatro di roccia, alto e ombroso, al centro del quale si erge libero da vegetazione il pilastro dal quale avevo deciso di salire.

Via del Saraceno - 2° tiro
Il pilastro del 2° tiro (fotografia di repertorio dall’apertura della via)

Superato un primo risalto roccioso di sviluppo e difficoltà modesti e una decina di metri di pendio erboso e scivoloso decido subito di recuperare a spalla Giuseppe, prevedendo l’attrito della corda in caso di prosecuzione. Predispongo la sosta su uno spuntone e in un paio di minuti ci troviamo insieme, io e il mio compagno, alla base del pilastro sormontato da un ulivo frondoso, unico punto di riferimento tra le roccette della parete, sul quale si articola la prima parte della via. D’altronde quel pilastro era l’unica via di salita che non fosse ostacolata da pale di fichi d’india, che nella zona crescono spontaneamente.

La qualità della roccia è ottima sulla placca, molto meno nel vago diedro a sinistra e nel resto della parete, che appare come un castello di massi instabili.

Due falchetti accompagnavano la nostra salita con il loro volo.

Continua con:
“Via del Saraceno”, memorie dall’apertura (Monte Maranfusa, parete Est) – Parte 2/2

Cita questo articolo: Roberto Giammalva, "“Via del Saraceno”, memorie dall’apertura (Monte Maranfusa, parete Est) – Parte 1/2," in I racconti del tempo verticale - Roberto Giammalva, 1 Settembre, 2020, https://www.tempoverticale.com/via-del-saraceno-parte-1/.
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